lunedì 7 ottobre 2013

E' domenica

È domenica. 
Scarpe che vanno. 
Tristi, disordinate accarezzano tubi rossi in cerca di aiuto ma nessuno può combattere contro il destino neanche un paio di scarpe piene di dolore.






Dedicato a Mastro

sabato 5 ottobre 2013

I piedi di Cezanne


Passeggio fra i  quadri della mostra di Cezanne, non li "sento" e passo alle persone. 
Molte, diverse fra loro ..
Decido di impicciarmi delle loro vite attraverso le scarpe...
Comincio da qui , da un paio di scarpe che nn si vedono. Sono di una signora che vorrebbe essere elegante ma,  un pigiama palazzo anni 70 strascicato adatto ad un decoltè più alto che non si possiede più, rende la cosa di difficile realizzazione.

venerdì 4 ottobre 2013

Seguendo Cezanne


Approfittando di un gentile invito sono andata oggi all'inaugurazione della mostra di Cezanne al Vittoriano. 
I quadri di Cezanne,  in considerazione che la mostra si intitola "Cezanne e gli altri" era decisamente pochi. 
Quello che mi è piaciuto di più? Quello che non c'era "Paesaggio blu" fermo alla dogana a Sanpieroburgo.

martedì 1 ottobre 2013

Il volo più alto



Tutti quegli elicotteri allineati a bordo pista erano bellissimi. 
Ferro e benzina in gara.
Nessuno voleva perdere, unico obiettivo: "volare più in alto" solo quello contava.
Jack quella mattina arrivò per ultimo, appoggiò con delicatezza il suo prototipo e guardò soddisfatto i colori delle ali.
I particolari sono importanti pensò con orgoglio.
Quando fu il suo turno allungò il braccio e lo tirò in alto.
L'aereo di carta volò a lungo, in mezzo alle teste degli spettatori, sopra la torretta della giuria, accanto ai bidoni della benzina.
Planò infine ai piedi del suo progettista mentre gli altri ancora lottavano per raggiungere il sole.
Non vinse la gara ma sedusse molti e per giorni non si parlò d'altro che della bellezza di quelle ali. 

domenica 29 settembre 2013

Vivien

Vivien di domenica mattina

Il piacere di mangiare bene


38 euro in due a Ferrara da "Albrindsi".
Posto storico.
Piatti Buoni.
Cameriere/sommelier gentile e competente senza essere saccente.

Da tornare.

lunedì 9 settembre 2013

Il collezionista


Era un narcisista sottile, non favorito dalla naturale prestanza.
Le letture e l'esuberanza avevano fatto reazione con quella dose di insicurezza giovanile inevitabile, come l'acne, intorno ai sedici. Aveva scoperto che provocare il sorriso era la via migliore per corteggiare le ragazze. Il bisogno di conferme e di piacere aveva fatto il resto e a 40 aveva smesso di censire la sua collezione.
Nonostante avesse perso passione andava avanti, per riflesso vitale, cercando variazioni sul tema, sui caratteri, sulle prestazioni. La conobbe per caso, giocando a backgammon, cacciando prede in territori non banali.
"Voglio essere onesto con te, non sono mai stato fedele e mai lo potrò essere", le disse.
Lei sorrise e in breve tempo gli mostrò come potesse facilmente interpretare, da sola, tutte le sue precedenti trecento venti amanti.



Dedicato da Luis

mercoledì 28 agosto 2013

Cenere alla cenere

"Lunghi, biondi, scendevano sulle spalle con eleganza. 
Amavo i miei capelli, signor giudice , li amavo più di ogni altra cosa. 
Ero la migliore cliente di Armando e lui mi trattava sempre con molta attenzione. 
Non potevo certo immaginare signor giudice che mi affidasse ad un giovane inesperto.
L'errore è stato di Armando, dovrebbe esserci lui ora al mio posto.
Quel giovane  imbecille ha sbagliato dosi e i miei capelli sono diventati grigi, grigi come quelli di una vecchia.
Capisce signor giudice, non potevo passarci sopra, ci avrei messo dei mesi a farli tornare come prima.
L'unica cosa difficile è stata fingere piacere mentre gli sbottonavo la patta dei pantaloni. Cenere alla cenere questo ho pensato quando l'ho bruciato nella sua orribile seicento.
Lei di capelli non ne ha signor giudice altrimenti non mi avrebbe mai condannata per futili motivi. 


martedì 27 agosto 2013

Visita sotto la luna


Girovagando per il web inciampo in un sito sponsorizzato dove offrono la visita guidata notturna del Colosseo, sotterranei compresi, aperti al pubblico da poco.
Come si fa a resistere ...
Chiedo per via telematica di essere contattata.
Poco dopo mi chiama una ragazza dall''accento rumeno e dall'italiano pessimo.
Sono 20 euro da pagare in loco per la visita e 5 per la prenotazione da pagare tramite carta di credito.
Mi sembra abbastanza farraginoso. Smadonnando un po' ritorno sul sito che si definisce sicuro - io a dir la verità lo sono un po' meno ma ormai non voglio rinunciare -gli affido la mia carta e richiamo per avere conferma.
La signorina "italiano pessimo " mi dice: " domani le dò il codice per i biglietti si presenti alle 21,00. "
Tutto molto complicato.
Peculiarità Italiana rendere la vita difficile ove possibile ? Mah , incrocio le dita e aspetto il domani.

Pennellina turista per caso

giovedì 15 agosto 2013

Ci aiutiamo?


Per i padroni di animali, sempre in affanno quando si devono allontanare qualche giorno, una bella idea scovata tra le pagine di un giornale per partire senza preoccupazioni.
PetSharing, ci si scambia ospitalità: io  tengo il tuo animale e tu alla prima occasione ricambi. 
Costo zero, utilità elevata.
http://community.personalchic.it/

giovedì 8 agosto 2013

NASCITA DEL VALZER DELLE ANIME DANZANTI


Dormiva serena nella sua camera, circondata dai suoi quadri. Una mente particolare le sua, divisa tra il rigore dei numeri del suo mestiere, e il disordine colorato ma logico dei colori delle sue emozioni, forme regolari e nebulose colorate; per questo forse amava Mirò, se anche non ne comprendeva tutto il linguaggio come lei stessa con disarmante ingenuità dichiarava. Dormiva e sognava un luogo inesistente dove persone tra loro e a lei sconosciute potessero scrivere se stesse ogni volta in 10 righe. 
Il sole veloce del mattino di quasi estate la svegliò e mentre il caffè bolliva, i numeri cominciavano a far girare il mondo e sceglieva gli abiti del giorno, con due dita creò lo spazio sognato. Poi usci, leggera, sorridente..senza quasi accorgersi delle anime che avevano iniziato a danzare nel suo inesistente ma reale spazio colorato. 
C’è chi semina per raccogliere e chi lo fa solo per la naturale propensione a far nascere fiori nel mondo, ecco lei era così: gettava semi quasi senza saperlo, lasciava i fiori per chi li volesse cogliere o solo guardare. 
Ma forse di tutto questo Archimedina non era neanche consapevole.


Micro dedicato da Elle 

mercoledì 31 luglio 2013

Copiando Matisse

pensieri duplicati:


Fare un collage non è poi così difficile anche per chi aveva 6 in disegno

martedì 30 luglio 2013

Omicidi casalinghi

Verme che tenta di fuggire dalla doccia antiparassitaria ....
Non ci riuscirà!

lunedì 29 luglio 2013

Scrivo su commissione

Aveva preso un libro, no era un enorme quaderno nero. Nera la copertina rigida. Dentro era bianco. Anzi no. Era pieno di righe. Fittissime righe. Voleva scrivere, riempirlo tutto di parole.
Si sedette, accavallò le gambe e l’uomo seduto al tavolino al bar di fronte a lei si perse con gli occhi tra le cosce, cercando l’orlo delle calze. Lei se ne accorse. L’uomo aveva una vistosissima erezione, compressa nel denim dei pantaloni. Prese la penna, la mise tra le labbra, la morse. La girò, socchiuse la bocca, la lingua giocò col piccolo cappuccio nero. All'uomo cadde la mascella e non dissimulò più la sua attenzione. Non la mollava con lo sguardo più. Quando si alzò lui la seguì. Fu allora. Che col taglio del quaderno lo colpì sul collo rapida e veloce. Paulette eseguì così la nuova "commissione". Aub gliela aveva commissionata: vai e, in dieci righe, uccidimi un coglione.

(dedicata a Pennellina)

Scritto da Faber e dedicato

"I demoni". - Il pettegolezzo.

Sono grandi amiche, quasi inseparabili, condividono molto delle loro passioni, una fra tutte la scrittura ed il piacere della compagnia all'insegna del buonumore.
Quando scatta l'ora ics ecco che puntualmente si palesa il desiderio di far uscire il demone che hanno dentro di loro.
Parte il primo SMS, con scritto: " Allora ci sei? ".
La risposta è immediata, " Certo, che aspetti? ".
Camille fa il numero e Pennellina risponde, " Ciao, come stai? La sai L'ultima? Ma allora racconta, com'è questo Animo ... "

Micro scritto Bear e dedicato

Storie a lieto fine. ( Dedicata a Paola e Luis )

Storie a lieto fine. ( Dedicata a Paola e Luis )

Un giorno incontrai la regina del regno di Microlandia. Piangente mi raccontò una storia. Per anni aveva governato il suo popolo e tutti era contenti di come andavano le cose, finchè un giorno uno stregone malefico avvelenò la rete con un virus rendendo tutti folli. Si salvò solo lei perchè era in gita a trovare il suo nobile fiorentino. Al suo ritorno trovò una situazione caotica, ingovernabile. La bella regina, baciò l'orso di corte che si trasformò in drago alato, mangiò lo stregone, l'incantesimo svanì e vissero tutti felici e contenti. Dimenticavo; il drago sputò il piedi perchè il malefico non si tagliava le unghie da secoli ed una gli si conficcò nel palato.

Micro scritto da Bear e dedicato 

Pennellina docet


Seduto davanti alla tastiera, fissando lettere, numeri, spazi vuoti ..
Credi sia facile riempire anche solo 10 fottutissime righe?
Leggo decine di racconti al giorno, alcuni davvero originali, appassionanti e mi dico, anche io devo, posso farcela, che ci vuole ..
Inizio in modo caotico a mettere giù idee e pensieri in ordine sparso, slegati tra loro
e mi chiedo perchè non trovo un senso, un filo conduttore che possa rendere il racconto scorrevole, piacevole. Improvvisamente, quasi folgorato, mi ricordo dei consigli di Pennellina: “se ti dilunghi in cose noiose io smetto di leggere”, “sai quanti lettori non vanno oltre il terzo rigo?”, “le parole che non servono e affaticano la storia”, “non sentirti in dovere di spiegare tutto”, “tagliare, tagliare …”


Micro scritto da Bear e dedicato

26 luglio 2013!

Luci bianche su quel palco, a disegnar e cancellare ombre, quasi a violentare quei corpi immobili sulla scena, in un silenzio irreale. Rumore di passi sulle tavole consunte, l'uno deciso, forte, sicuro, l'altro al suo fianco, leggero e leggiadro, a formar un tutt'uno; un passo dopo l'altro, fino al proscenio, inchinandosi. Loro e solo loro, rubano la scena, in quest'ultimo atto, in quest'ultima recita d'addio. Attori e protagonisti che scelgono di ritirarsi, che sorridendo al loro pubblico dicono, mentendo, ”in fondo era solo una recita” e indicando le figure immobili alle loro spalle aggiungono “loro saranno meglio di noi”, ma sanno di mentire, nessuno li potrà sostituire, ne sulla scena ne nel cuore di chi li ha applauditi e li applaude. Scende lento il sipario, le luci si spengono su una inutile triste standing ovation. Mai più come prima. Adieu.

Micro scritto da Enrico Magister e dedicato

SOLO GRAZIE

Era arrivata per caso, titubante, non sapendo bene chi o che cosa avrebbe trovato. Lei che non apparteneva a quel mondo fatto di un amore "diverso" dal suo. Entrò in punta di piedi e venne accolta con un calore che non si aspettava e soprattutto non si sentì in alcun modo giudicata. E poi, venne quel giorno. Il 31 /05/2011, un giorno che segnò un cambiamento nel suo modo di percepirsi e che le diede il coraggio di buttarsi in un'avventura che le avrebbe dato il coraggio di fare uscire la parte più nascosta di sè, senza paura di essere etichettata. E conobbe tante persone, quei nick divennero visi, voci, amici. Si sentiva parte di una famiglia. Una bella famiglia. E sicuramente con molti di loro continuerà a sentirsene parte. Questa è la magia!

(Questo micro lo dedico a chi ha contribuito inconsapevolmente a trasmetterti gioia, affetto e maggior consapevolezza di me stessa. Grazie)

Micro scritto da Sun Rise e dedicato

CREDIAMO DI CRESCERE.

Ti accorgi della pecca nel contratto e speri non se ne accorgano per correggerla tu. Qualcuno se ne va e tu ti senti sola. E ti senti come a scuola, quando gli altri bambini erano già a casa e tu li, aspettando una mamma che non arriva. E il perché lo saprai anni dopo.
Se ne va un pezzo di micro, che un po é ciò che sei stata. Ti dici che ricorderai come é stato bello. Ma non basta.
Crediamo di crescere. Non è proprio così.

Micro  scritto da Nata Ieri e dedicato

Quell’attimo in cui si ferma il vento, a volte e le foglie smettono di tremare


Aveva sentito nell’aria quel cambio di vento, quel tremito che le foglie colgono per prime. Quando smettono un attimo solo di vibrare e poi ricominciano, da sole. Sotto la carezza che sembra, ma non è più, uguale. Poi aveva sentito l’ozono nell’aria. L’odore pungergli il naso. Salire con sapore di metallo dalle narici alla gola. Un brivido lungo la schiena. Senza motivo, faceva caldo, caldissimo, e i brividi di solito vengono col freddo. Invece il vento era più caldo persino ora, veniva da est, sud-est, portava sabbia e minaccia di pioggia a macchiare l’auto di gocce brune. Guardò le nuvole, ferme, immote, cariche, e colorate dal tramonto del sole. Fermò il respiro un attimo. Ascoltò il cielo e un primo tuono. Posò la penna, e salutò la fine inevitabile di una stagione.

(per Paola e Luigi)


Micro scritto da Faber Zerotre e dedicato

Il Treno fatato.

C'è un treno incantato che non corre su rotaie.Un treno fatato che ti fa tornar bambino.Variopinti sono i suoi viaggiatori.Uomini e donne di ogni eta.Con la ventiquattrore o lo zainetto in mano,intellettuali o dagli abiti sgargianti.In quell'immenso vagone,volano pensieri pensati,arrotolati e poi gettati.Strizzatine d'occhio a suon di like.Amori nati o perduti.Pezzi di vita vissuta e sognata.Come in ogni viaggio,non mancano baruffe.Per una voce troppo alta o lo sberleffo.Ad ogni fermata incontri Lei a porgerti penna e taccuino.Un sorriso a colorar le labbra ed una bella parola per tutti.Lui il conducente,come Virgilio guida con sicurezza e tranquillità,superando tempeste ed alluvioni.
Poi,all'improvviso te li trovi di fronte.Mano mano a dirti Addio.Non hanno bisogno di palco e ribalta,luci o vetrine.A loro,basta stringersi più forte.Nel salutarli provi l'amaro dell'ultimo giorno di scuola.
Ed e'vero.Da domani il treno tornerà a correre veloce e la scuola ricomincerà di nuovo.Ma oggi è così.
Grazie Paola.Grazie Luigi.

(Firmato : Uno dei Mille )


Scritto  a Arthus E Il Mare e dedicato 

giovedì 25 luglio 2013

Trentuno passi


Trentuno passi di speranza. Trentuno passi di lotta Trentuno passi … ora di lacrime. 

La shampista


“Su su cara non ti lamentare, al giorno d’oggi 500 euro non sono da buttare e questo è il parrucchiere più alla moda della città, dovresti essere orgogliosa. ”
Marta invece era avvilita, ore e ore in piedi ad ascoltare tutte quelle chiacchiere inutili di insopportabili snob e nessuna prospettiva.
Ma un giorno incontrò Marco e la sua vita cambiò.
Le offrì un contratto serio: 10.000 euro per i tradimenti, 5.000 per i pettegolezzi minori.
Il giornale locale ebbe un impennata delle vendite e Marta dopo qualche tempo acquistò il negozio più alla moda della città e la sua proprietaria.

Non parlare. Non pensare

Siamo tante , non capiterà spesso. Devi stare tranquilla.
Ricordati solo che quando sarai sola con lui l’unica cosa che devi fare è dargli piacere . Non parlare, non pensare, fai tutto quello che ti chiede e soprattutto non lo sfidare, quando si arrabbia le sue punizioni sono terribili.”
Terribili . Raya pensò a Leena il suo amore, seppellita viva solo perché non aveva abbassato lo sguardo.
Per lei , non più vergine, fu difficile entrare nell’harem ma quando sei bella gli uomini si corrompono con facilità.
E ora era lì seduta su cuscini di seta ad aspettare. Il veleno lo aveva scelto con cura , anche lei sapeva dare punizioni terribili.

domenica 21 aprile 2013

Il treno


Era una storia che andava avanti da anni.
Aveva inventato un lavoro che non aveva a 100 km di distanza solo per      poter stare con lui.
Si trovavano tutte le mattine su quel maledetto treno, lei si sedeva in fondo al vagone e lo aspettava .
E lui non l’aveva mai delusa, arrivava sempre.
Si, avrebbe voluto che il legame più serio ma si accontentava.
“Un giorno” pensò “avremo dei bambini e anche un cane. Certo, se solo smettesse di farmi pagare il biglietto ….”
Paulette Sagan

Sapeva che era lì

Sapeva che era lì, dentro la sua macchina blu ad aspettarla.
Succedeva da mesi ormai, da quando lei lo aveva lasciato.
Aveva cercato, oh se ci aveva provato a convincerlo a lasciarla in pace. Aveva parlato con lui, con la sua famiglia, con i poliziotti.
Tutti promettevano ma lui era sempre lì.
Finché un giorno Sofia non incontrò Marco. Lui la portò in un mondo sconosciuto e le insegnò a scegliere e lei scelse e scelse bene: un Bungarus Multicinctus, lo stronzo neanche se ne accorse.
Paulette

domenica 7 aprile 2013

giovedì 14 marzo 2013

Un conclave allargato


Nessuno si ricorda come cominciò, forse l’ennesimo scandalo, comunque accadde.
Le anime belle  riuscirono a cambiare “il mondo immobile”.
La scelta del Papa fu affidata ai sacerdoti di tutto il mondo, si votò non più nella Cappella Sistina ma nelle più modeste sagrestie e le schede furono sostituite dai tweet.
Finalmente il voto di un missionario fu uguale a quello di un cardinale e lo Spirito Santo con grande sollievo si occupò d’altro.

venerdì 1 marzo 2013

La replica


Anna in paese si diceva che era strana.
Non le importava dei ragazzi né di altro, lei desiderava solo stare in biblioteca seduta su vecchie e polverose poltrone a leggere.
Un giorno fece una cosa incredibile, prese un libro lo nascose sotto i vestiti e si avviò verso l’uscita.
Ma Marzio la vide.
“Anna non si rubano i libri ” le disse con un sorriso malizioso alzandole la gonna.
“Potrei denunciarti oppure potrei fare finta di nulla …”
Anna posò il libro e fece ciò che le mille storie lette le avevano  insegnato.
Tornò a casa qualche ora dopo, felice, con il suo bottino sotto il braccio.
A quella sera ne seguirono molte altre e ogni volta Anna sceglieva l’autore e la storia e ogni volta Marzio le faceva trovare uomini diversi.
Histoire d’o fu il libro più replicato.

domenica 24 febbraio 2013

Discorsi familiari

Discorsi familiari:

Guardo la TV con mia madre rientrata oggi dopo diversi mesi all'estero ...
"Queste elezioni le vincerà Grillo" commento io in sottotitolo al tg.
Mia mamma ride di gusto ..
"Mamma non è una battuta è una buona probabilità"
"Ah"

venerdì 22 febbraio 2013

Piccoli errori

"Cara signora lei non ha nulla,stia tranquilla, ci rivediamo l'anno prossimo". E invece avevo un tumore e quell'imbecille aveva letto il referto sbagliato. 
"Può succedere siamo uomini mica robot" mi rispose quando per fortuna mi accorsi dell'errore.
Sedurlo e portarlo a casa mia fu uno scherzetto. Gli imbecilli non dubitano mai.  Anche servirgli del vino aromatizzato all'arsenico fu semplice. Credo che un dubbio gli venne quando incominciò a star male ma io lo tranquillizzai:  "dottore stia tranquillo lei non ha nulla, beva ancora un sorso, le farà bene ".
"Ho sbagliato a leggere l'etichetta confondendo l'anice con l'arsenico, mi perdoni,  ma d'altronde  sono una donna mica un robot" gli sussurrai sorridendo all'orecchio mentre lo seppellivo in cantina.

sabato 9 febbraio 2013

Una questione di principio

"Voglio 10 denari". 
"Ma eravamo d'accordo per 8". 
"Che importa, ho cambiato idea". 
Non sopporto le persone che non sono di parola pensò mentre le tagliava la gola. 
Lasciò accanto al cadavere i dieci denari , in fondo non si poteva dire che non era una signora.

Amici

Per inciso ...

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