Giovedì all'inaugurazione della mostra del mio adorato Vincent ci sono andata in scarpe da ginnastica e jeans per concentrarmi più sulle tele che sui miei piedi.
Arrivo con mio marito in leggero ritardo e davanti al Vittoriano c'è già una bella coda di persone in attesa di entrare. Le guardo, la maggior parte di loro sono vestite in modo elegante e ricercato.
Scendo dalla moto e ci mettiamo pazientemente in coda.
Ad un certo punto succede che la mia "sportivissima" giacca a vento struscia per un attimo contro un raffinatissimo scialle di seta e lo scialle rabbrividisce palesemente.
Mi sento un po' a disagio ...
Non mi piace sentirmi a disagio ...
Mi processo.
Manco di rispetto ad un luogo? Le scale ed i marmi non hanno sentimenti.
Manco di rispetto agli artisti? Penso a Vincent e non credo che si sarebbe preoccupato dell'eleganza magari dell'associazione dei colori quello si ma i miei sono certa che gli piacerebbero (blu e viola).
Manco di rispetto alle persone che sono in fila? Bha! In una città come questa nessuno si preoccupa di chi gli sta intorno.
Pertanto il mio abbigliamento è consono.
Mi assolvo ma la sensazione di disagio rimane.
Tutta la mia solidarietà e ammirazione per le persone che quotidianamente lottano per le loro piccole o grandi sacrosante diversità.
Nikka