lunedì 27 aprile 2015

Vengo domani

Va bene che era solo lunedì ma lei era già in fibrillazione. 
Sabato,per la gara di cucina, avrebbe fatto una torta.
Lo sapevano tutti che era bravissima a fare i dolci ma senza il suo forno non aveva speranza. 
L'assistenza aveva promesso un tecnico per la mattina successiva.
Alle tre del pomeriggio richiamò.
Una gentile signora si scusò e le fissò un altro appuntamento per mercoledì.
Il giovedì le dette direttamente il cellulare del tecnico.
Arrivò il sabato mattina.
"Ah signo' qui bisogna cambiare un pezzo. Devo tornare lunedì. "
Beh avrebbe cambiato piatto pensò Giovanna mentre accendeva il barbecue.
Le urla del deficiente non la infastidirono la puzza dei suoi peli bruciati invece si.

mercoledì 22 aprile 2015

Il traslocatore 2

IL TRASLOCATORE 2
Aveva diciannove anni quando decise di andare a vivere da sola.
Una grande conquista.
Non chiese aiuto a nessuno, lei era una donna orgogliosa.
Cercò sulle pagine gialle le ditte dei trasporti e scelse quella che costava di meno.
Attilio venne da solo.
Inscatolò tutto e poi si occupò di lei.
Quando andò via la lasciò in una pozza di sangue ma viva.
Cercò di dimenticare, non ci riuscì.
"Devi esorcizzare il tuo dolore" le consigliò il suo psichiatra e lei esorcizzò.
Affittò due villini, uno di fronte l'altro e ogni anno, il 22 aprile, organizzava un trasloco.
La sega a motore non la faceva mai imballare, "mi serve" diceva ed era vero, la utilizzava sempre.
Quando morì trovarono in uno dei due villini molti scatoloni.
Ognuno aveva il suo numero, tutto era in perfetto ordine: le braccia in salotto, le gambe in cucina e le teste in cantina.
Dei testicoli non si trovò mai nessuna traccia.

venerdì 17 aprile 2015

Venerdì 17



Lei non era superstiziosa ma un po' ci credeva, come tutti.
Quando capitava venerdì 17 in genere non usciva di casa ma quel giorno doveva farlo per forza, l'avvocato le disse che non poteva non presentarsi.
Prese il motorino, si calzò bene il casco in testa e si avviò.
Andò così piano che persino le biciclette la superarono.
"Non succede nulla" pensò . " Che stupida, io proprio io, così razionale, mi sono fatta condizionare da sciocchezze".
Arrivò soddisfatta davanti al tribunale, si tolse il casco legò il motorino al palo e si avviò sulle scale.
Il proiettile vagante la prese in pieno petto.

giovedì 16 aprile 2015

Il burocrate

"Ti prego, lasciami andare " mormorò l'omuncolo.
"Certo. Fai richiesta, scritta naturalmente "
Il burocrate la guardò stupito e terrorizzato.
Aveva visto quella donna tante volte lì in fila ad aspettare, sempre cortese, sempre paziente come poteva essersi trasformata così.,
"Vedo che non capisci " la voce tagliente di Caterina interruppe i suoi pensieri.
La donna gli andò vicino, sfilò dalla tasca un bisturi e gli tagliò un polso
"Puoi usare il sangue come inchiostro e il pavimento come carta".
Il poveretto scrisse le parole richieste.
"Mancano i dati anagrafici, così non è completa e poi non si legge bene, riscrivila " ordinò.
Gliela fece scrivere molte volte cancellandola ogni volta finché non fu perfetta.
"Ora va bene? " chiese l'ometto con le ultime forze rimaste.
"Si, ma sei fuori tempo massimo, è l'una e mezza e all'una e mezza vado in pausa pranzo puoi riprovare alle 4, se sei ancora vivo naturalmente" e così dicendo uscì tirandosi dietro la porta, sapeva che al suo ritorno avrebbe trovato un cadavere.

martedì 7 aprile 2015

I lucchetti dell'amore

I LUCCHETTI DELL'AMORE
Docente di storia amava la sua città profondamente e come poteva non amarla, Roma aveva tutto ciò che lei potesse desiderare: civiltà, cultura, arte .
Ogni mattina, per andare alla sua scuola , attraversava ponte Mollo conosceva ogni pietra, ogni leggenda di quel ponte.
Lo amava con quella passione che mai aveva destinato ad uomo. 
E poi arrivò quel demente.
Centinaia di ragazzi attaccarono i loro lucchetti per dirsi ti amo come se le parole o i baci non fossero sufficienti.
Sciocchi e analfabeti pensava ogni notte mentre con le cesoie liberava il suo amato da tanta bruttura.
Quella sera quella coppia arrivò mentre lei stava finendo.
La sbeffeggiarono, risero di lei e del suo amore.
Quando è troppo è troppo pensò mentre guardava il fiume ingurgitare un sacco pesante.
Quanto pesante? Quanto due giovani corpi e un centinaio di lucchetti.
Microracconti noir

domenica 5 aprile 2015

Una persona gentile



Lei era una persona generosa e gentile.
Aveva sempre un sorriso, una parola carina per tutti.
Era fatta così.
Quando Carmen le chiese in prestito la sua sciarpa preferita lei non esitò, neanche un momento.
Qualche giorno più tardi, gliela restituì, irrimediabilmente rovinata da una bruciatura.
Ascoltò le sue scuse, sorrise senza dire nulla , le persone educate si comportano così e lei era una persona educata.
Quando la polizia venne a prenderla si rese conto che non avrebbe dovuto lasciargliela intorno al collo, neanche da morta.


o forse così:


ERA UNA PERSONA GENTILE

Lei era una persona generosa e gentile.
Aveva sempre un sorriso, una parola carina per tutti.
Era fatta così.
Quando Carmen le chiese in prestito la sua sciarpa preferita lei non esitò, neanche un momento.
Qualche giorno più tardi , quando gliela restituì  rovinata da una bruciatura ascoltò in cortese silenzio le sue scuse, riuscì persino a sorriderle , le persone educate si comportano così e lei era una persona educata.
Quando la polizia venne a prenderla si rese conto che non avrebbe dovuto lasciargliela intorno al collo, neanche da morta.



domenica 29 marzo 2015

Il tuttologo

Parlava parlava parlava e di ogni cosa sapeva tutto 
Impossibile sfuggire. 
Gli uvaggi di un vino ? 
I costumi arabi?
Il funzionamento di una dinamo ? 
Lui sapeva e quando non sapeva una sbirciatina su internet e voilà la sua lezioncina era pronta. 

Ucciderlo vostro onore fu legittima difesa. 
Certo, avrebbe potuto trovare un metodo più rapido, 
 ma soffocarlo con le pagine dell'enciclopedia fu molto gratificante.

domenica 22 marzo 2015

Una VIP

Una VIP

Era molto religiosa , così religiosa che non mancava una messa, una benedizione,  un rosario.
Lei,  così intelligente e capace da aver conquistato dal nulla un marito ricco  e una posizione invidiabile ,  avrebbe certamente conquistato anche il paradiso, ne era certa.
Non poteva accettare nulla di meno del massimo,
  nella vita come nella morte.

Quando arrivò e le dissero che per i superbi doveva scendere al piano di sotto ci rimase piuttosto male.

mercoledì 28 gennaio 2015

Racconto della serie "La giornata dei morti con le orecchie".


L'aveva sedotto.
Nessuno era mai riuscito a rubargli la famosa ricetta delle polpette di coniglio.
Ma lei era bella, la più bella cuoca della città.
E così le rivelò il suo segreto.
Era una donna avida e meschina, vendette la sua ricetta ad una multinazionale di hamburger senza nessun riguardo per lui, per il loro - anzi - per il suo amore.
Le telefonò: "Vieni, in nome dei vecchi tempi, seppelliamo il passato, preparo delle polpette speciali"
Si erano speciali, la carne umana è così saporita.

SALDI


Era un vecchiaccio puzzolente. 
Lo so, non si parla così di una persona anziana, ma davvero era insopportabile.
Ogni volta che andavo al banco della frutta lo vedevo lì. 
Senza guanti toccava, massaggiava, odorava le arance, i pomodori, le mele ...
Per mesi l'ho rimproverato ma lui niente, faceva spallucce ,aspettava che mi allontanavo e ricominciava a tastare.
Si vostro onore, lo so che forse ho esagerato e so che anche inondare il banco di sangue è stata una brutta cosa ma l'accetta era in offerta da Leroy Merlin e io ai saldi non so resistere.

Amici

Per inciso ...

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