IL TRASLOCATORE 2
Aveva diciannove anni quando decise di andare a vivere da sola.
Una grande conquista.
Non chiese aiuto a nessuno, lei era una donna orgogliosa.
Cercò sulle pagine gialle le ditte dei trasporti e scelse quella che costava di meno.
Attilio venne da solo.
Inscatolò tutto e poi si occupò di lei.
Quando andò via la lasciò in una pozza di sangue ma viva.
Cercò di dimenticare, non ci riuscì.
"Devi esorcizzare il tuo dolore" le consigliò il suo psichiatra e lei esorcizzò.
Affittò due villini, uno di fronte l'altro e ogni anno, il 22 aprile, organizzava un trasloco.
La sega a motore non la faceva mai imballare, "mi serve" diceva ed era vero, la utilizzava sempre.
Quando morì trovarono in uno dei due villini molti scatoloni.
Ognuno aveva il suo numero, tutto era in perfetto ordine: le braccia in salotto, le gambe in cucina e le teste in cantina.
Dei testicoli non si trovò mai nessuna traccia.