giovedì 16 aprile 2015

Il burocrate

"Ti prego, lasciami andare " mormorò l'omuncolo.
"Certo. Fai richiesta, scritta naturalmente "
Il burocrate la guardò stupito e terrorizzato.
Aveva visto quella donna tante volte lì in fila ad aspettare, sempre cortese, sempre paziente come poteva essersi trasformata così.,
"Vedo che non capisci " la voce tagliente di Caterina interruppe i suoi pensieri.
La donna gli andò vicino, sfilò dalla tasca un bisturi e gli tagliò un polso
"Puoi usare il sangue come inchiostro e il pavimento come carta".
Il poveretto scrisse le parole richieste.
"Mancano i dati anagrafici, così non è completa e poi non si legge bene, riscrivila " ordinò.
Gliela fece scrivere molte volte cancellandola ogni volta finché non fu perfetta.
"Ora va bene? " chiese l'ometto con le ultime forze rimaste.
"Si, ma sei fuori tempo massimo, è l'una e mezza e all'una e mezza vado in pausa pranzo puoi riprovare alle 4, se sei ancora vivo naturalmente" e così dicendo uscì tirandosi dietro la porta, sapeva che al suo ritorno avrebbe trovato un cadavere.

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