Sorrideva mentre si guardava allo specchio, il chirurgo plastico aveva fatto un lavoro perfetto, neanche una piccola ruga solcava il suo viso.
Continuò a sorridere anche quando staccò il cospicuo assegno, in fondo era il dottore più alla moda della città, le sue amiche sarebbero morte d'invidia.
E aveva sempre quel sorriso quando il suo amore le disse, mentre faceva le valigie, che trovava la sua immobile bellezza mortalmente noiosa.
"Non m'importa" confidò tra le lacrime quella sera al suo unico vero amico "solo gli sciocchi non sanno apprezzare la perfezione e poi noi due ci bastiamo".
Lo specchio approvò silenzioso.
"Non m'importa" confidò tra le lacrime quella sera al suo unico vero amico "solo gli sciocchi non sanno apprezzare la perfezione e poi noi due ci bastiamo".
Lo specchio approvò silenzioso.
Nikka microscrittrice
5 commenti:
.... e si ruppe.
Arturo
:-)
..e quando ella si rese conto della triste sorte che le era toccata, molto simile a quella dell'avido Re Mida, pianse.. ma il suo volto non poteva che sorridere ad un così sciagurato destino.. un sorriso patetico con le lacrime che gli facevano da cornice...
Mi sa che ce ne sono tante, tantissime, troppe persone aduse a confrontarsi solo con il proprio specchio
Luca
finale perfetto ma mi raddoppia le righe del microracconto facendolo diventare un racconto ;-)
Saverio
eh si lo penso anche io
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